Peer to peer learning Reports: IT National Report
l prodotto sarà composto dai risultati delle attività implementate con giovani con disabilità intellettuali e non al fine di sensibilizzare in merito ai rischi e le opportunità dell’utlizzo dei social media.
In ogni paese creeremo gruppi di pari che si incontreranno regolarmente per valutare il proprio utilizzo dei media, l’informazione che recepiscono, gli eventi in cui si imbattono e quali fra questi sono più inclini a condividere.
Rifletteremo insieme a loro sugli eventi che più li hanno coinvolti nel mondo digitale anche considerando il più ampio raggio di amici portando all’emersione delle cause e delle dinamiche che investono maggiormente i giovani.
Cercheremo di comprendere ciò che può essere considerato corretto o meno nell’utilizzo dei social media e la più appopriata reazione a casi di misrappresentazione, abuso o bullismo, sviluppando e sperimentando anche strategie per l’intervento in tali casi.
Inoltre collaboreremo con loro sul concetto di identità digitale e quali informazioni sono più inclini a condividere, su quale media e dietro quali condizioni.
Il gruppo riporterà le interazioni sfruttando diverse piattaforme social media (Facebook, Instagram, YouTube e altri).
L’attività permetterà lo sviluppo di competenze digitali, incluso l’uso di strumenti multimediali, montaggio digitale e redazionale, utilizzo integrato di diversi social media. Queste attività saranno chiamate “Social Media Fab Labs”.
La connessione fra le persone con disabilità provenienti da diversi paesi è l’aspetto chiave di questa attività. Il confronto fra i diversi gruppi renderà più consapevoli i beneficiari delle potenzialità e dei rischi del web, nonché le forme di sostegno e sensibilizzazione che offre il mondo digitale.
Il risultato finale sarà una raccolta digitale di storie e non-storie, drammatiche e divertenti, che seguono logiche usuali o stravaganti al fine di delineare una riflessione corale sull’uso critico dei social media, a favore di una corretta rappresentazione della diversità e della complessità della società contemporanea. La valorizzazione e la formazione non avranno la forma di una lista d’istruzioni, bensì una guida per diventare fruitori consapevoli dei social media al fine di prevenirne abusi e proteggersi dalle insensibilità altrui.